Vi ricordate della fusione tra bwin e giocodigitale? Beh adesso il colosso del e-gaming ci ha preso gusto e continua ad espandere i suoi confini unendosi anche a PartyGaming per cercare di creare presumibilmente una coalizione che possa contrastare il predominio europeo dei Big come Pokerstars.

La notizia della settimana è sulla fusione tra le due società di e-gaming, che offrono poker scommesse e casino online e vari skill games, PartyGaming PLC e bwin Interactive Entertainment AG. L’accordo, valutato in $1.76 miliardi, vedrà PartyGaming ottenere il 48.4 % della nuova società, mentre il 51.6 % andrà agli azionisti di Bwin.

Gianmarco Bonacina, un analista di Equita SIM SpA di Milano riguardo a questo dice: “Dal punto di vista industriale questo è una mossa sia offensiva e difensiva. In Europa, Bwin e Party Gaming stanno perdendo quota nel mercato nel poker contro PokerStars e Full Tilt, quindi la combinazione potrebbe proteggerle. Negli Stati Uniti, la mossa è offensiva. Vogliono attaccare il mercato e sono in una posizione migliore se si uniscono “.
PartyGaming ha condiviso l’aumento del 20%, il più alto se si considera dal mese di dicembre 2008, per chiudere a 309,5 pence alle 16:30 a Londra. Invece, Bwin è aumentato del 18%, dal mese di marzo 2000, con 42 euro al 17:30 a Vienna.
Il gioco d’azzardo online nei mercati offshore, in cui alcune imprese possono avere clienti in paesi con i divieti ufficiali, si è esteso più di 10 volte tra il 2003 e il 2010 per circa 5,6 miliardi di euro, secondo i dati riportati dal H2 Gambling Capital di Manchester, società inglese di consulenza. Gli Stati Uniti, Canada, Danimarca, Francia, Italia, Irlanda e Spagna sono tra i Paesi a rivedere le regole di gioco online.
Entrambi i colossi pensano ad una fusione come una migliore soluzione. In questa, il 28,5% del sostegno sarà dato da Party Gaming, mentre che per il 14,4% del capitale sociale andrà a Bwin.