Sembra proprio che gli italiani preferiscono divertirsi sui casinò online esteri! Va comunque detto che la garanzia assicurata dai casinò online esteri non è certamente come quella degli italiani. Ad ogni modo, questo desiderio di giocare nei casinò virtuali esteri comporta ad un grave danno da 350 milioni di spesa reale e 70 milioni di mancato gettito erariale.
Dai recenti dati raccolti da Agipronews è possibile capire come nel mercato del gambling online internazionale, i casinò online possono esser equiparati al giro d’affari di quelli del poker sia in modalità cash game che in un vero e proprio torneo. In Italia, la spesa del poker è pari a circa 40 milioni di euro al mese, mentre che per i casinò online si parla di 10 milioni di euro circa: ciò vuol dire che mancano almeno 30 milioni mensili per un incasso lordo di circa un miliardo al mese.Secondo un’altra indagine, invece, è stato confermato che nei primi mesi del 2012 la spesa in giochi di casinò online proviene dal 26% dei casinò virtuali autorizzati da Aams e per il 74% si parla di prodotti provenienti fuori dal mercato italiano e dunque privi della garanzia che il Governo può dare. Ciò segna anche se in minima parte la sconfitta momentanea del mercato legalizzato.
Nel frattempo, in Italia, si attende il lancio delle slot machine virtuali che per il momento è stato rimandato in attesa di verificare la completa installazione delle videolotterie site all’interno delle sale da giochi, di cui le slot online sono considerate una minaccia per motivi fiscali. Basti pensare che la tassazione su internet è pari al 0,06%, mentre quella presso le macchinette dei bar sono soggette ad una percentuale ra il 4 ed il 12%.